E dunque, dove ci eravamo lasciati?
Ah, già. A prima del COVID. Di questo maledetto COVID.
Non me la ricordo quasi più la vita senza mascherina, eppure sono passati solo nove mesi.
La vita è cambiata, siamo cambiati noi, cercando di rimanere comunque sempre gli stessi. Ricordo ancora quella speranza iniziale, di quando ci siamo chiusi in casa pensando che presto sarebbe finito tutto. Di quando mi sono reinventata come mamma, come donna, come moglie e come lavoratrice, imbastendo grandi giochi, colazioni in balcone, sfornando pizze, pane, dolci di ogni tipo, lavorando quando potevo, a turni con Federico, facendo la spesa in pausa pranzo, che diventava spesso di due ore, perché di fila al supermercato ce n’era parecchia. Quando facevo di tutto per non far mancare mai calore e amore alla mia famiglia e a me stessa. Eppure, qualcosa è mancato. E più passavano i mesi e più ci accorgevamo di come tutto questo non sarebbe finito così presto.
Nel frattempo, però, la vita è andata avanti. E siamo andati avanti noi.
E da qui la prima volta a respirare il profumo del mare dopo i due mesi di lockdown.
E poi il bioparco e l’emozione negli occhi di Riccardo, che stava imparando proprio in quei giorni i nomi di tutti gli animali.
Il mio fantastico balayage viola, che adoro.
La nostra mini vacanza in 3, bellissima, nonostante tutte le difficoltà.
Riabbracciare la mia famiglia.
Tornare a camminare tra i boschi.
Il secondo compleanno di Riccardo.
Il ritorno a una vita che di normale ha poco, ma che di bello ha tutto.
Ci sono tante cose che abbiamo perso durante questi nove mesi. Ma ce ne sono così tante che abbiamo ritrovato. Che ho ritrovato.
La gratitudine è una di queste.
La ricerca continua della felicità nelle piccole cose, anche.
Non smettete MAI.
A presto,
Elisa